“Quanto accade in determinati ambienti lavorativi in termini di violazioni dei protocolli di sicurezza per la prevenzione e il contenimento e il contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 è di una gravità assoluta”. Lo scrive in una nota la Fp Cisl Bari, il riferimento è alla situazione covid nella base del 36° Stormo a Gioia del Colle, dove secondo l’organizzazione sindacale è scoppiato un focolaio: “È tanta la preoccupazione che emerge tra i dipendenti del Ministero della Difesa in servizio presso l’aeroporto militare di Gioia del Colle alla notizia, tenuta riservata, di alcuni casi accertati di contagio covid che riguardano ufficiali in posizioni di comando” si legge.

Scrive il sindacato: “Contrariamente a quanto dichiarato e garantito dal Comandante della Base aerea gioiese, col. Antonio Vergallo, in occasione di un incontro sindacale sulla sicurezza degli ambienti lavorativi, ritenuti tali addirittura da consentire la modalità lavorativa in presenza per tutto il personale, civile e militare, e nonostante sia ancora vigente lo stato di emergenza sanitaria che richiederebbe molta cautela e buon senso nella gestione delle attività lavorative secondo modalità flessibili che garantiscano continuità nella erogazioni dei servizi erogati e tutelino al massimo la salute e la sicurezza di quanti sono impegnati nelle lavoro quotidiano, si è potuto riscontrare una gestione della situazione pandemica non proprio oculata”.

“Lavoratrici e lavoratori civili e militari – dichiara Francesco Capodiferro, Segretario Generale della Cisl Fp di Bari – sono obbligati ad operare in ambienti e in condizioni di massimo rischio contagio in quanto abbiamo riscontrato diverse disattenzioni proprio nel rispetto delle indicazioni contenute nei protocolli sottoscritti con le parti sociali e di quelle contenute nelle disposizioni ministeriali:

· scarsa pulizia giornaliera degli locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;
· nessuna sanificazione periodica dei medesimi ambienti,
· nessun monitoraggio a campione tra il personale dipendente;
· scarsa sorveglianza sanitaria da parte del medico competente, che essendo in una posizione di subordine ai livelli di Comando, si limita ad esercitare un ruolo marginale rispetto a quello proprio che le norme e le responsabilità gli riconoscono;
· nessuna disponibilità a consentire forme flessibili di lavoro, seppur a rotazione, che consentano al personale dipendente di operare in condizioni di maggiore sicurezza.

Di fronte a una simile situazione – conclude la nota – la Cisl Fp barese assumerà ogni utile iniziativa per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso il sedime aeroportuale gioiese sollecitando l’intervento della Prefettura di Bari e degli organi di controllo istituzionali”.