Il calvario del risarcimento. Quanti, dopo una caduta a causa di una buca o di un marciapiede sconnesso, hanno aspettato invano il risarcimento danni da parte del Comune di Bari? Tra questi c’è Maria, una signora del Libertà, che da ben 5 anni aspetta di ricevere almeno i soldi che ha speso per la terapia.

“Stavo attraversando quando ho messo il piede in una buca. Con me c’era mia figlia e mi sono aggrappata a lei per non cadere. Ho sentito un dolore fortissimo ed è stato necessario chiamare il 118”. Maria, dopo aver fatto le analisi di routine, ha scoperto delle microfratture che necessitavano di 24 giorni di gesso e altrettanti giorni di fisioterapia.

“In tutto ho speso 350 euro. Mi sono rivolta a un avvocato per iniziare le pratiche del risarcimento, ma il Comune ha risposto che, essendoci persone che tentano delle truffe, questi tipi di risarcimenti non vengono pagati”.

Maria non chiede chissà quale risarcimento, ma solo i soldi spesi per le terapie. Non esistono solo i truffatori e di certo la barese non è una di quelli dato che da quel giorno la sua caviglia non si è più ripresa.