Cento vaccinazioni protette in un giorno nell’Ospedale di Altamura, oltre 3.500 dall’inizio della campagna vaccinale nei presidi della ASL Bari. Si è tenuta oggi nel “Fabio Perinei” una delle sedute “speciali” dedicate ai soggetti particolarmente sensibili, per i quali quella che per altri è una normale iniezione necessita invece di un ambiente ospedaliero, attrezzato, sicuro e con personale esperto e preparato per rispondere alle emergenze.

Si tratta in gran parte di persone allergiche o che hanno una storia di anafilassi, cioè una precedente reazione anafilattica alla somministrazione di vaccino o di altra sostanza, oppure soggetti con asma bronchiale in atto o infine soggetti affetti da Mastocitosi, una malattia rara che può provocare la liberazione di stamine e quindi un possibile shock anafilattico.

Storie che i medici di famiglia conoscono bene o che emergono in fase di anamnesi, al momento del colloquio con il medico vaccinatore, per cui è necessario programmare il percorso protetto. I casi vengono segnalati al Distretto Socio Sanitario o al Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari che, d’intesa con le Direzioni ospedaliere, attivano la procedura. Nella ASL di Bari le sedute protette vengono organizzate negli Ospedali “Di Venere” e San Paolo di Bari, a Molfetta, Putignano e Altamura.

Ad oggi sono state eseguite con questa modalità 3.569 vaccinazioni, tra prima e seconda dose, di cui 1.500 solamente nell’Ospedale “Di Venere” sotto lo sguardo attento del dr. Claudio Petrillo, direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione. Altre 552 sono state effettuate nel “Don Tonino Bello” di Molfetta, 400 nel San Paolo di Bari, 331 ad Altamura e 786 a Putignano.

A disposizione degli utenti un ambiente idoneo, un ambulatorio o una sala di rianimazione, alla presenza di un medico rianimatore e di infermieri esperti in tecniche di rianimazione. Sempre presente il carrello d’emergenza, il monitor per i parametri vitali e i presidi per il primo soccorso. Ad Altamura, in particolare, la Direzione sanitaria – con la dr.ssa Annalisa Altomare in collaborazione con la dr.ssa Marisa Simone e il dr. Carlo De Ruvo – ha utilizzato una sala dedicata e, per i “grandi numeri”, lo spazioso auditorium.

“Tutto intorno alle persone c’è un Ospedale attrezzato e personale esperto – spiega la dr.ssa Laura Micucci, medico rianimatore dell’équipe del dr. Domenico Milella – per cui è possibile intervenire tempestivamente e per qualsiasi emergenza dovesse presentarsi. In queste sedute l’attesa post-vaccinazione è più lunga del solito, mezz’ora per i soggetti allergici e un’ora per chi ha avuto in precedenza uno shock anafilattico, proprio per verificare che non ci siano problemi e tutto si svolga in totale sicurezza e tranquillità”.

“La novità – aggiunge Annalisa Altomare, dirigente medico della Direzione sanitaria del ‘Perinei’ – è che il presidio ospedaliero ha aperto le porte alla campagna vaccinale di massa anche con la programmazione di sedute protette a cadenza settimanale e in qualche caso con numeri elevati, assicurando un adeguato impegno organizzativo, logistico e di risorse umane. E l’Ospedale, il nostro come gli altri della ASL, si è dimostrato flessibile e capace di garantire la migliore assistenza possibile a tutti, ma soprattutto a queste persone particolarmente fragili che hanno bisogno di un ambiente sicuro e accogliente e di medici e infermieri rassicuranti. In questi giorni – conclude – chiudiamo la somministrazione delle prime dosi ‘protette’ per poi adempiere alla programmazione delle seconde dosi”.