“Siamo arrivati al Policlinico verso le 11 di ieri sera, papà stava male, aveva diarrea, mal di gola, tosse e non riusciva a respirare. Ho spiegato la situazione, ma mi hanno detto che non c’era posto, così siamo andati prima al San Paolo, poi alla Mater Dei e alla fine al Di Venere, dove lo hanno accettato verso le 2 di notte. Gli hanno fatto il tampone ed è risultato positivo”. Al telefono la voce di Marco tradisce un misto di amarezza e sconforto, la madre è ricoverata da quasi un mese con una brutta polmonite, per fortuna è negativa; ieri anche le condizioni del padre sono peggiorate.

“Papà ha 65 anni, è cardiopatico e prende l’insulina – racconta a telefono – ieri sera ha avuto una crisi respiratoria. Verso le 21 mi ha chiamato mio fratello, che vive coi nostri genitori, stava provando già da un po’ a parlare col 118, ma non rispondeva nessuno. Ho messo guanti, due mascherine, una visiera e sono andato, ho famiglia e dovevo pensare a proteggere anche loro oltre che me stesso”.

“Non volevo portarlo io – spiega – ma l’ambulanza non arrivava, ho provato un sacco di tempo a chiamare il 118 e quando finalmente hanno risposto, l’operatore ha voluto parlare con mio padre; alla fine ha detto che lo sentiva respirare bene e deciso di non mandare l’ambulanza, così l’ho fatto salire dietro in macchia e abbiamo iniziato a girare per ospedali”.

“Per fortuna dato l’orario le strade erano libere – prosegue – per cui c’è voluto poco per gli spostamenti, il tempo se n’è andato nelle attese e in tutte le spiegazioni che dato ai vari Pronto Soccorso. Verso le, praticamente dopo 3 ore di pellegrinaggio, lo hanno accettato al Di Venere. L’ho lasciato e sono andato via perché mi hanno detto che non potevo stare, dopo un po’ ho telefonato a mio padre e mi ha detto che è risultato positivo”.

“Stamattina ci siamo sentiti di nuovo, lo hanno trasferito a Conversano, dove sono andato a portare i suoi documenti e i farmaci di cui ha bisogno. Ora mio fratello è in isolamento a casa da solo – conclude Marco – e dio solo sa se e quando sarà chiamato per fare il tampone”.