Nelle ultime settimane il coronavirus è tornato a fare paura. Un medico di 60 anni è stato ricoverato in terapia intensiva, mentre due bambini di sei e cinque anni sono stati contagiati a Bari.

La notizia è stata resa di pubblico dominio tramite facebook da Antonio Decaro: “Siamo ad agosto e speravo di non dover fare una diretta su questo tema – ha detto – il virus è tornato, per fortuna non con la stessa forza dei mesi passati”.

“Tra i positivi – ha specificato – registriamo purtroppo anche due bambini, mentre uno dei pazienti ricoverati in ospedale, un uomo di 60 anni, si trova oggi in terapia intensiva”.

Nelle ultime ore, intanto, monta la polemica per le ordinanze sulla quarantena per chi torna da Malta, Grecia e Spagna, e per l’uso obbligatorio di mascherina anche all’aperto se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, firmate dal presidente della Puglia, Michele Emiliano, e ritenute tardive.

Nicola Calabrese, Vice segretario nazionale Fimmg e Segretario Fimmg Bari, riporta al centro della discussione la fornitura dei dispositivi di protezione: “Sollecitiamo la ASL Bari a fornire subito ai medici di medicina generale i DPI previsti per legge” commenta, alla lude dell’aumento di casi positivi al Corononavirus in tutta la Puglia.

“La regione ha disposto di fornire i DPI ai medici di famiglia, dato che la legge di conversione del decreto ‘Cura Italia’ prevede che i dispositivi di protezione individuale siano forniti in via prioritaria ai medici, compresi quelli con rapporto convenzionale. Abbiamo sollecitato più volte in tal senso la ASL. – aggiunge Calabrese – Ma al momento la bozza di regolamento giace sul tavolo del Direttore generale, in attesa di approvazione.”

“Se, insieme ai test sierologici, ai medici di medicina generale non verranno consegnati anche i DPI indispensabili per effettuarli in sicurezza- conclude – come medici di famiglia non potremo garantire i test. Impensabile eseguire test sierologici a tappeto agli insegnanti senza adeguati dispositivi di protezione.