Ieri mattina a Monopoli un cittadino ha segnalato alla centrale operativa della Polizia Locale alcuni operai intenti a lavorare su un cantiere edile in via Lepanto; una pattuglia si è così recata sul posto e ha proceduto a sospendere l’attività in corso di una ditta edile di Catanzaro, intenta nella ristrutturazione della facciata di un immobile di proprietà di un ente pubblico. A renderlo noto è lo stesso Comando della Polizia Locale di Monopoli.

Sul cantiere, di circa 1000 metri quadri, gli agenti della Polizia Locale hanno constatato la presenza di sei operai, compreso il capo cantiere, anche in qualità preposto alla sicurezza dei lavoratori.

Il cantiere era costituito da impalcature che cingevano completamente l’immobile sino a 10 metri d’altezza. Al di là dell’assenza delle mascherine, oggetto della denuncia telefonica, agli agenti è apparso subito evidente che le violazioni più gravi rappresentavano le norme di sicurezza dei lavoratori; infatti, pur non indossando le mascherine, i lavoratori erano sprovvisti di caschi protettivi, i cosiddetti DPI o dispositivi di protezione individuale: il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire DPI omologati ai suoi lavoratori.

Per tale violazione, il decreto legislativo 81/08 prevede all’art. 87 la pena dell’arresto da tre a 6 mesi o l’ammenda sino a € 6.400 per il datore di lavoro mentre il coordinatore dei lavori è punito ai sensi dell’art. 92 dello stesso decreto.

L’Ulteriore scoperta effettuata dalla Polizia Locale è stata la constatazione della completa assenza di qualsiasi titolo edilizio. A tal proposito, si è provveduto a diffidare dal continuare gli interventi ed a notiziare l’Ufficio Tecnico comunale che provvederà ad elevare la sanzione amministrativa. In caso di violazione della diffida, si porrà sotto sequestro il cantiere.

Dal controllo documentale degli operai presenti sul cantiere, si è accertato, inoltre, che nessuno era in possesso di autodichiarazione per potersi muovere sul territorio nazionale, così come imposto dai DPCM 8 e 11 marzo 2020.