Fermo nel porto di Dakar da giugno 2019. Il mercantile italiano “Ro-Ro Grande Nigeria” del Gruppo Grimaldi è costretto agli ormeggi dopo il rinvenimento da parte delle autorità portuali senegalesi di un ingente carico di cocaina, nascosto all’interno di auto sigillate imbarcate in Brasile.

Sul caso è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo che ha chiesto l’interessamento del premier Conte e del ministro degli Esteri Di Maio, per il rientro immediato dei marittimi, in quanto sulla nave tra l’equipaggio c’è un 19enne di Nardò, Matteo Muci, al primo imbarco per una borsa di studio per meriti scolastici.

“Il ritrovamento – racconta Loizzo – ha fatto scattare le manette e la detenzione per mesi per il comandante e il primo ufficiale, con conseguente sequestro della nave e stato di fermo di tutto l’equipaggio. Nei primi del 2020, il rilascio e il consenso al rimpatrio degli arrestati ha indotto la Compagnia armatrice ad avvicendare l’intero equipaggio, con ufficiali e marittimi inviati in sostituzione di quelli a lungo trattenuti, ma l’ulteriore ritrovamento di stupefacenti, all’interno di borse sospette rinvenute nel corso delle attività di manutenzione – immediatamente denunciato dal comandante secondo le norme internazionali di sicurezza – ha comportato il ritiro dei passaporti dei marittimi, costretti da quel momento ad una detenzione di fatto, senza alcuna imputazione”.

“La sua innocenza – sottolinea Loizzo – rafforza la mia richiesta e l’urgenza della soluzione di una situazione incresciosa, che tiene in apprensione tante famiglie. In relazione a un episodio che coinvolge nostri connazionali all’estero – conclude – sono a chiedere il determinato e risolutivo intervento del Ministero competente e, ove si ritenga, del Governo italiano, per il più sollecito rientro dell’incolpevole equipaggio del mercantile”.