“Scusate l’entusiasmo ma dopo 11 anni di battaglie finalmente la parola fine”. Scrive così su Facebook Donato Cippone. All’epoca dei fatti l’ex consigliere comunale aveva fatto ricorso al Tar per l’annullamento della delibera del consiglio comunale che prevedeva la permuta della Chiesa Russa cittadina e del Palazzo di governo con lo Stato, in cambio dell’ex caserma Rossani e di 13 milioni di euro per la sua riqualificazione.

Nel 2008, dopo la sentenza del Tar, Emiliano ci tenne a precisare che si trattava solo di cavilli procedurali e per questo la decisione di portare il caso davanti al Consiglio di Stato. I Giudici, dopo ben 11 anni, hanno confermato il giudizio dei loro colleghi del Tar, dando ragione all’ex consigliere Cippone, rappresentato e difeso dall’avvocato Alfieri Zullino.

“Dedico – scrive Cippone – quest’altra mia vittoria nei confronti di Emiliano prima e di Decaro poi (che ha voluto continuare questa battaglia in qualità di primo cittadino), al “Sindaco Buono” Enrico Dalfino a cui è intitolata la massima Assise cittadina barese”.

“Infatti il mio intento, ricorrendo al tribunale amministrativo, era, aldilà del merito della permuta, per una caserma Rossani che comunque sarebbe stata annessa al patrimonio del Comune di Bari grazie ad un programma ministeriale già approvato di dismissione di tutti i presidi militari e di tutte le caserme d’Italia a favore degli Enti Locali territoriali, quello di difendere la dignità e la centralità del Consiglio Comunale di Bari – conclude – troppo spesso mortificato da una gestione padronale dell’allora sindaco Michele Emiliano”.