Oltre 1,5 milioni di euro non dichiarati al Fisco da gestori di Bed & Breakfast e affittacamere irregolari. È il bilancio dell’attività di controllo svolta dalle Fiamme Gialle nell’ambito dell’operazione denominata “Bed&Black-fast”, per il contrasto del fenomeno dell’evasione, dell’abusivismo e del sommerso nel settore turistico-ricettivo.

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto investigativo di intervento su larga scala promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che riguarda anche altri Comuni delle provincie di Bari e B.A.T., dove i controlli hanno portato alla individuazione di diverse strutture ricettive abusive.

I finanzieri hanno scandagliato le numerosissime strutture ricettive di Trani, Bisceglie e Corato, individuando affittacamere e B&B per la cui posizione fiscale erano necessari ulteriori approfondimenti all’esito di una preliminare attività informativa, confortata anche dall’esame di famosi portali di ricerca turistica, quali ad esempio Booking.com, Venere.com e Hrs.com, e riscontri sul territorio.

Sono stati avviati specifici interventi ispettivi nei confronti di attività di “affittacamere” e bed & breakfast, orientati ad appurare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari per l’accesso al più mite trattamento tributario destinato alle strutture gestite secondo i canoni della “non professionalità”.

Nel corso delle attività di controllo sono stati riscontrati elementi che denotavano un’offerta ricettiva prestata in maniera “non occasionale” e “con una organizzazione di mezzi tali da realizzare l’esercizio di una vera e propria attività d’impresa”, in violazione delle disposizioni della Legge Regionale 7 agosto 2013, n. 27, recante la “Disciplina dell’attività ricettiva di B&B”. Gli accessi ispettivi effettuati dai militari hanno inoltre fatto emergere che qualche struttura ricettiva era completamente abusiva, avendo omesso di presentare apposita S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al rispettivo Comune. Per tali violazioni, sono state comminate ai titolari delle strutture sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore a 60mila euro