“Qualcuno lo ha incastrato”. Fedele Tarantini, presidente dell’associazione SerCorato che effettua servizio 118 a Polignano in convenzione con la Asl Bari, non ha dubbi. Per lui l’autista-soccorritore, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini spaccio, non vende droga.

“Sarà pure un gran rompiscatole – ci ha detto Tarantini – ma non è uno spacciatore. Un giorno o l’altro sapremo chi è che nella postazione del pronto soccorso di Polignano ha messo quella roba sotto al parafango della sua moto”.

“Per attaccare le bustine di droga – ha voluto sottolineare il presidente del SerCorato – è stato usato il cerotto medicale, il dubbio è che si tratti di qualcuno non dell’associazione, che però vive a contatto con la postazione. Quando sono arrivati, i Carabinieri sono andati direttamente alla sua moto, sapevano dov’era la droga, hanno avuto una soffiata”.

L’autista-soccorritore, intanto, è tornato in libertà e ha ripreso regolarmente servizio: “Non l’ho licenziato né sospeso, credo nella sua innocenza, tutto è stato organizzato perché qualcuno ce l’aveva con lui e con il SerCorato, non è giusto che paghi una cosa del genere. Nessuno tra medici e infermieri si è mai lamentato di lui”.