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Stamattina a Noicattaro, su disposizione della direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. nei confronti di C.G., pregiudicato 66enne del luogo, ritenuto responsabile di estorsione, esercizio abusivo di attività finanziaria, truffa aggravata ai danni dell’INPS.

L’indagine è partita a dicembre 2014 dopo la denuncia presentata da un imprenditore agricolo di Noicattaro. A causa di uno stato di insolvenza, le sue proprietà immobiliari sono state sottoposte a procedura esecutiva e poste in vendita ad asta giudiziaria. Nella circostanza, l’uomo è stato minacciato dall’arrestato, che pretendeva versamenti di denaro per non partecipare alle Aste Giudiziarie con una offerta superiore rispetto a quella dell’imprenditore, intenzionato a riacquistare gli immobili.

La vittima, che già in precedenza si era indebitato con C.G., non riusciva a estinguere il debito per gli alti tassi di interesse applicati ed era stato costretto dal pregiudicato ad assumere fittiziamente alcune persone in qualità braccianti agricoli, consentendo all’indagato di introitare i compensi relativi alla disoccupazione che i falsi braccianti gli restituivano a fronte dei contribuiti pensionistici di cui contestualmente beneficiavano.

Le indagini hanno premesso di verificare, con rilevanti elementi probatori, quanto denunciato dall’imprenditore e appurare, inoltre, che C.G. si faceva consegnare da ciascun bracciante assunto la somma di 15 per ogni giornata lavorativa. I braccianti a loro volta percepivano poi un ingiusto profitto intascando successivamente i sussidi di disoccupazione da parte dell’INPS.

Nel corso dell’attività investigativa sono state deferite in stato di libertà numerose persone che hanno a vario titolo concorso a truffare l’INPS, conseguendo indebite prestazioni assistenziali e previdenziali, per una somma complessiva di circa 230mila euro.