Avrebbe chiesto circa 5mila euro per “addomesticare” le indagini patrimoniali su Giuseppe Colapinto nell’ambito dello scandalo Cerin: con questa accusa è stato arrestato in flagranza di reato il maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Tenenza di Bitonto Giuseppe Priore. L’operazione è stata conclusa dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari congiuntamente a militari delle Fiamme Gialle.

L’attività d’indagine è stata avviata in seguito alla denuncia del Colapinto che  nel mese di febbraio 2016 era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di peculato continuato connesso ad operazioni svolte da Cerin srl, la società che si occupava dell’attività di riscossione ed accertamento di tributi in Bitonto ed altri comuni.

Ieri Colapinto aveva informati i militari dell’Arma della richiesta formulata dal maresciallo Priore, portatosi quella stessa mattina presso la sua abitazione, di una somma di denaro l’ originario importo di euro 5.000,00 era stato ridotto ad euro 3.000,00 per “addomesticare” le indagini patrimoniali in corso di svolgimento da parte della Tenenza di Bitonto su delega della Procura della Repubblica di Bari.

L’immediata predisposizione di attività d’ indagine con servizi dinamici di pedinamento ed osservazione e con operazioni tecniche di intercettazione ha consentito l’esecuzione del provvedimento di arresto in flagranza, dopo la consegna della somma di denaro di euro mila euro. L’operazione era stata preventivamente concordata con i militari operanti che avevano proceduto anche ad effettuare copia delle banconote.