Iniziate le prime lezioni di de-radicalizzazione per Alfredo Santamato, 42enne di Turi. L’uomo convertito all’Islam, è stato ritenuto pericoloso dal Tribunale di Bari per il suo comportamento perché sospettato di apologia di terrorismo. La condanna scelta dalla magistratura, oltre ai corsi di de-radicalizzazione, primi in Italia, prevede l’obbligo di dimora e per due anni il divieto a utilizzare dispositivi con accesso a Internet.

Oggi si è tenuta la prima lezione, presso l’ex Palazzo delle Poste, vicino all’Ateneo barese, e Santamato, scortato dalla Digos, si è dimostrato disponibile a capire, grazie a questo percorso, quali sono gli errori che ha commesso. Il corso prevede studi di diritto e l’interazione delle religioni con le leggi italiane. Le lezioni avranno cadenza quindicinale e verteranno sui temi dei diritti costituzionali, dell’eguaglianza dei cittadini nella diversità culturale e religiosa, della condizione della donna e, collegato con questo, dei simboli religiosi e dell’abbigliamento femminile.

Nelle linee guida, studiate dall’Università e dal Tribunale, ci saranno anche dei riferimenti penali su alcune condotte, come i maltrattamenti, la violenza privata e le mutilazioni rituali e approfondimenti sui concetti di democrazia e di rispetto delle libertà fondamentali in nome della convivenza pacifica. Una scelta dettata dal comportamento dell’uomo che sul suo profilo Facebook, oltre a contatti con sospetti jihadisti, aveva espresso, qualche mese fa, la volontà di infibulare le figlie.