Tre rapine in meno di 12 ore, tra lunedì sera alle 21 e martedì mattina alle 8. Il racconto, di un dipendente del distributore di carburanti Eni sulla provinciale 231, all’altezza di Terlizzi, è dettagliato. Due persone si sono materializzate al gabbiotto, scavalcando il muro di cinta. In mano avevano due coltelli e una siringa. Bottino? I 350 euro di incasso prima di far perdere le proprie tracce.

Passata la notte, intorno alle 8 del mattino i banditi, probabilmente non gli stessi, hanno tentato la rapina alla stazione di servizio IP sulla provinciale 88, a Bitonto, poi messo a segno il colpo alla Camer sulla poligonale, sempre a Bitonto. In questi ultimi due casi, infatti, ad agire sarebero state tre persone a volto coperto, armate di pistola e a bordo di una Mercedes di colore blu.

La tensione tra i commercianti del territorio è palpabile. Furti, rapine, aggressioni, minacce, non si contano più. Gli esercenti chiedono maggiori controlli e si rivolgono al Prefetto di Bari, seppure qualcuno ammette: “L’ultima rapina non l’ho denunciata, tanto non succede mai niente”.

Neppure le telecamere servono a molto, essendo i rapinatori a volto coperto e a bordo di macchine rubate. Rassegnazione e paura insieme. Senza un intervento deciso per contrastare questa assurda escalation criminale, sostengono in tanti, prima o poi il morto ci scappa. Noi continueremo a denunciare questi episodi, spesso trascurati, perché il rischio di assuefarsi al peggio è altissimo.