Nonostante le precisazioni di Don Michele delle Foglie, il questore di Bari ha vietato la Messa solenne in suffragio di Rocco Sollecito, il boss della ‘ndrangheta ammazzato il 27 maggio in Canada. La celebrazione si terrà alle sei del mattino, così come accadde per il rito funebre. La posizione del parroco fa comunque molto discutere.

La polemica era nata perché don Michele aveva invitato la cittadinanza, definita al tg1 un popolo di ignorantoni, a partecipare alla Santa Messa, dichiarandosi “Spiritualmente vicino ai familiari”. Il sacerdote ha spiegato che: “Bisogna inchinarsi davanti al dolore dei parenti di questo signore, perché davanti a Dio siamo tutti uguali”. Don Michele ha poi precisato: “Nessuno può dirmi per chi devo o non devo fare messa”.

Già a giugno scorso, al primo divieto, Don Michele aveva scritto una lettera durissima all’arcivescovo e al questore. In città si trova il figlio di Sollecito, Franco, l’altro è in carcere in Canada. Per il questore, però, evidentemente non tutti i figli di Dio sono uguali, e per questo ha vietato la Messa di suffragio alle 18.30 nella chiesa Madre.

Vietato anche lanciare palloni aerostatici, fare cortei e accendere fuochi pirotecnici.