L’ultimo articolo risale al 20 luglio scorso. L’ospedale San Paolo di Bari è terra di nessuno. Oltre una decina di furti in sette mesi. Armadietti forzati per portare via borse, portafogli e chiavi per rubare le auto dei dipendenti. Il primario del pronto soccorso, una delle strutture più colpite dai ladri, veri padroni di quell’ospedale, aveva fatto effettuare un sopralluogo per l’installazione di alcune inferriate.

Sì, perché gli spogliatoi sono di facile accesso, dall’interno e dall’esterno. In attesa delle protezioni, i ladri continuano ad andare a nozze. L’ultimo colpo, questa volta solo tentato, è avvenuto la notte scorsa. L’armadietto forzato è quello dell’infermiera che aveva denunciato al nostro giornale l’insostenibile situazione di preoccupazione e pericolo.

Una collega ha sorpreso il ladro, scappato via dalla finestra ancora senza inferriate. Qualcuno si è messo a rincorrerlo e pare lo avrebbe addirittura riconosciuto. Il topo d’ospedale, però, è riuscito a far perdere le proprie tracce nonostante nel frattempo sia stata chiamata la Polizia.

Il problema è particolarmente serio, ma come tutte le questioni delicate, deve fare i conti con la lentezza della burocrazie e, in questo caso, anche con le ferie estive. L’infermiera, così come ormai fanno anche i suoi colleghi, aveva con sè chiavi della macchina e portafogli. Al ladro sarebbe comunque andata male.