Prima il furto della macchina alla ex convivente minacciandola con un martello, poi la tentata estorsione ai sui danni per restituirla, e infine l’inseguimento con lo speronamento alla Volante della Polizia quando gli agenti hanno cercato di arrestarlo, riuscendoci alla fine, ma con parecchia difficoltà. Nella mattinata di giovedì scorso, a Bari, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza di reato, Francesco Cisternino di anni 57, con precedenti di polizia, responsabile di rapina aggravata, evasione dagli arresti domiciliari, tentata estorsione, resistenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.

L’arrestato, poche ore prima, evadendo dagli arresti domiciliari, si era recato presso l’abitazione della ex convivente e, minacciandola con un martello, si era fatto consegnare le chiavi dell’autovettura. La vittima, nel formalizzare i fatti, aveva anche riferito di essere stata contattata telefonicamente dall’uomo che le aveva intimato di raggiungerlo, nel quartiere periferico di Palese, e versargli la somma di 300 euro in cambio del veicolo.

Ricevute le indicazioni necessarie circa l’estorsione in corso, due equipaggi della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile hanno pedinato, a sua insaputa, la donna e si sono recati sul luogo dell’incontro dove hanno individuato l’auto rapinata e l’estorsore a bordo il quale, all’intimazione di scendere dal veicolo, ha speronato una delle due vetture di servizio e ha tentato, durante la fuga, di investire gli stessi operanti.

Nonostante il lungo inseguimento per le strade di Palese, ad una velocità tale da mettere a repentaglio la sicurezza dei passanti e di altri automobilisti, Cisternino è riuscito a far perdere le proprie tracce.

La donna, seguita sempre discretamente dagli agenti, subito dopo, si è recata in una zona periferica dello stesso quartiere; presumendo che dovesse incontrarsi nuovamente con l’estorsore, è stato predisposto un servizio di appostamento che ha consentito agli operanti di individuarlo nuovamente, nascosto tra la vegetazione di un tratturo.

Gli operatori sono quindi intervenuti intimando al criminale di fermarsi. Per tutta risposta l’uomo ha bloccato la donna stringendola con forza e, minacciandola di morte, le ha puntato un cacciavite alla gola; alle reiterate richieste di lasciarla andare e non farle del male, Cisternino l’ha allontanata violentemente e si avventato, impugnando il cacciavite, contro il personale che, con non poche difficoltà, è riuscito a disarmarlo ed ammanettarlo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Bari.