Dall’ex Set a villa Ada. Dal quartiere Libertà a Palese. Il tanto agognato trasferimento, prima annunciato e poi rimandato, questa mattina è diventato realtà. Dalle tende ricoperte di guano a un tetto solido. Finalmente. Con un’operazione congiunta tra Questura e Prefettura, si sta procedendo ai controlli dei documenti. La necessità è garantire l’accoglienza di chi ne ha diritto, evitando che ci possano essere degli infiltrati dell’ultimo minuto. Ne abbiamo intercettati un paio all’esterno della struttura. Irregolari che tentavano di mischiarsi alla folla di disperati. Del resto, il via vai all’ex Set è sempre stato continuo. Gente che entrava e usciva a piacimento dalla tendopoli.

Era il 13 novembre del 2014 quando un centinaio di migranti, quelli che avevano abusivamente occupato l’ex monastero di Santa Chiara, furono “rinchiusi” nell’ex fabbrica al quartiere Libertà. Quella sistemazione sarebbe dovuta essere temporanea, esattamente come quella individuata a Palese, in via Pizzillo, in una delle strutture che ha vinto l’appalto pubblico. Come più volte abbiamo denunciato, le condizioni igieniche della tendopoli erano disperate. Non solo scarsa igiene, ma anche pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica “determinate dalla presenza dell’elevato numero di migranti presso l’immobile ex Set, anche in numero superiore a quello dei residenti dotati di regolare permesso di soggiorno” recita l’ordinanza. “Le condizioni strutturali dell’immobile  – si legge ancora – potrebbero rendere infruttuosi gli interventi manutentivi e/o di sanificazione.