Una vera e propria “raffineria” per il confezionamento e lo stoccaggio di “eroina” è stata scoperta dai Finanzieri della Tenenza di Altamura, con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego Bari, all’interno di un’abitazione ubicata in prossimità della periferia cittadina, gestita da due albanesi, rispettivamente di 40 e 30 anni.

Al proprio interno i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 3,5 chilogrammi di “eroina” purissima, 4,5 chilogrammi di sostanza da taglio, un frullatore utilizzato per la miscelazione dello stupefacente ed una pressa che serviva per l’impacchettamento dello stesso stupefacente.

Oltre a tutto l’occorrente per l’illecita attività “commerciale”, sono state ritrovate anche armi illegalmente detenute: una baionetta particolarmente affilata con una lama di ben 23 centimetri e nr. 2 pistole Beretta perfettamente funzionanti, non censite nei sistemi di controllo italiani, complete del relativo munizionamento. Le armi verranno sottoposte ad ulteriori accertamenti tesi a verificare un loro impiego nei recenti fatti di cronaca nera che hanno interessato il territorio murgiano.

Alla luce di quanto emerso, nei confronti del 40enne albanese, ritenuto essere il capo, nonché la mente, dell’organizzazione, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’arresto. Per il più giovane dei due, invece, è stata ordinata la detenzione domiciliare in attesa del processo per direttissima. Lo stesso dovrà anche rispondere di inottemperanza ad un decreto di espulsione dal territorio nazionale della durata di anni 5, in quanto circa due anni fa, si era reso responsabile di uno scippo perpetrato nei confronti di un’anziana signora di Gravina in Puglia (BA), sventato con l’arresto in flagranza sempre dai Finanzieri di Altamura.