Il sospetto è che fossero a Bari per consegnare passaporti e documenti falsi atti a facilitare l’ingresso in Europa dei clandestini. Nei giorni scorsi due cittadini inglesi di origine irachena, entrambi di 31 anni, sono stati fermati dalla Digos e dai Carabinieri del Ros a Bari, coordinati dal Procuratore Giuseppe Volpe e dal pm Renato Nitti. I due sono ritenuti affiliati al gruppo “Ansar Al Islam”. La notizia, riportata da una testata giornalistica locale, è stata confermata da fonti vicine ai servizi di intelligence italiani.

Al fermo si è giunti dopo l’arresto di un 39enne cittadino iracheno, spacciatosi per avvocato difensore di terroristi, che ha mostrato una carta d’identità della Repubblica Ceca intestata a un cittadino finlandese. Per gli investigatori l’uomo sarebbe in contatto con esponenti di spicco del terrorismo internazionale e durante i suoi interrogatori avrebbe iniziato a vuotare il sacco.

Come andiamo scrivendo ormai da mesi e come testimoniato dalla presenza sul nostro territorio dei servizi di intelligence francese e israeliana, Bari si conferma snodo cruciale sia per i traffici sia per gli spostamenti dei terroristi. Porto, aeroporto e stazione ferroviaria sono costantemente sotto il controllo delle Forze dell’Ordine. L’arrivo dell’Esercito a Bari, secondo quanto trapelato dagli ambienti investigativi, sarebbe proprio legato all’allerta terrorismo e non, come più volte sostenuto dalle Istituzioni, per l’emergenza criminalità.

Piazza Umberto, piazza Moro, proprio in queste ore tutti i luoghi di culto e di ritrovo sono passati al setaccio da parte delle Forze dell’Ordine, impegnati anche in controlli incrociati sul traffico telefonico e internet come pure nelle verifiche per quanto riguarda i biglietti dei viaggiatori in arrivo e in partenza. Carte d’identità, carte di credito clonate e perfino codici fiscali fasulli sono stati scoperti durante i controlli effettuati. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, quelle che funzionano, sono monitorate costantemente.