Petruzzelli, atto II. Come si può facilmente comprendere leggendo la premessa contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Giovanni Anglana “… il Commissario sentiva il Loconte il quale non solo spiegava la sua posizione ma si rendeva disponibile a raccontare quanto a sua conoscenza avendo svolto diverse inchieste giornalistiche sul malaffare che, a proprio dire, caratterizzava la gestione amministrativa della Fonzazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli di Bari…”, sapevamo per primi dell’avvio delle indagini che hanno portato all’arresto del direttore amministrativo della Fondazione, Vito Longo, e dei quattro fornitori del teatro.

Siamo rimasti a lungo in silenzio per consentire il corretto svolgimento dell’inchiesta giudiziaria. Oggi, vi proponiamo un’intervista esclusiva a Vincenzo Secondulfo, legale rappresentante della società napoletana Animania. Alla luce dello scandalo sulle mazzette prese alla vecchia maniera dal ragionier Vito Longo, l’imprenditore ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, dopo aver provato anche la strada del ricorso al Tar della Puglia. L’obiettivo è quello di provare a fare chiarezza sull’ultima gara d’appalto per la gestione del servizio maschere al Petruzzelli.

In un primo momento Animania, società che già gestisce il servizio di accoglienza del Teatro Lirico Bellini di Catania, del teatro Bellini di Napoli e del Comune di Torino, si era aggiudicata l’appalto. Come da indicazioni dell’allora direttore amministrativo Vito Longo, poi, aveva prodotto tutti i documenti necessari per l’aggiudicazione definitiva della gara. Documenti ritenuti adeguati dalla Fondazione. A distanza di pochi giorni, però. avviene un fatto curioso: nella telefonata in cui Longo avrebbe dovuto fissare un appuntamento con Secondulfo per l’organizzazione del servizio in considerazione dell’imminente avvio della stagione al Petruzzelli. In quella telefonata – stando al racconto di Secondulfo – il ragioniere comunica all’imprenditore che la gara è stata bloccata. Il secondo classificato, la Sama Agency di Mario Lavopa, la cui querela nei nostri confronti ha scatenato gli arresti e il terremoto all’interno del Petruzzelli, avrebbe presentato ricorso al Tar. Lavopa – lo ricordiamo – è l’unico indagato a piede libero. Probabilmente Longo sapeva delle intenzioni della Sama e del suo rappresentante in virtù del solido rapporto professionale che intercorreva tra la Sama e il Petruzzelli.

A questo punto Secondulfo, al quale non era mai successo nulla del genere nella sua ventennale attività, si rivolge al Tar, che restituisce la patata bollente alla Fondazione, giudicando a sua volta inadeguati i documenti presentati da Animania qualche tempo prima. Il fatto strano, stando a quanto dice l’imprenditore, è che in attesa del giudizio del Tar, la Fondazione invece di affidare il servizio delle maschere a chi si era aggiudicato la gara in via definitiva, ha preferito prorogare il servizio affidandolo alla Sama che, come annunciato al telefono dal ragionier Longo, avrebbe poi effettivamente presentato ricorso contro l’esito della selezione.

Sono ancora tante le ombre sull’allegra gestione del Teatro Petruzzelli, passata anche sotto gli occhi di chi adesso tace o innesca un preoccupante scaricabarile.