L’omicidio di Cristian Midio, pregiudicato 21enne ucciso martedì in via Giulio Petroni è stato un delitto d’onore. Le indagini della Polizia hanno portato al fermo di Giuseppe Simeone, pregiudicato 33enne ritenuto il mandante dell’omicidio, e Nicola Angiola, incensurato 46enne. Durante un lungo interrogatorio gli inquirenti hanno ricostruito i fatti: Midio sarebbe stato ucciso per un affronto fatto alla moglie di Simeone, che, incinta all’ottavo mese di gravidanza, sarebbe stata aggredita alcuni giorni prima del delitto dalla compagna di un esponente del clan rivale degli Anemolo, di cui Midio faceva parte.

Angiola, secondo quanto accertato dagli investigatori, guidava lo scooter dal quale l’esecutore materiale dell’omicidio avrebbe fatto partire i colpi mortali. L’assassino, sempre secondo quanto emerso durante l’interrogatorio, sarebbe il 26enne Danilo Siciliani, attualmente latitante.

La Polizia è arrivata ad incastrare Simeone grazie al blitz effettuato a Carrassi ieri durante il quale i militari hanno rinvenuto divise delle forse dell’ordine e armi cariche: tra queste anche quella che aveva sparato a Midio.