Domenico Capodiferro, 53enne elemento di spicco della criminalità barese e ritenuto contiguo al clan Montani-Telegrafo, operativo nel quartiere San Paolo, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione di armi comuni da sparo clandestine, detenzione di munizionamento, ricettazione e detenzione, ai fini della commercializzazione, di sostanze stupefacenti.

L’arrestato, colto in flagranza di reato, aveva la disponibilità di una villa nella periferia di Palese, all’interno della quale erano occultate armi e sostanze stupefacenti. La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare due pistole semiautomatiche calibro 9×19, con matricola abrasa, entrambe complete di caricatore con relativo munizionamento. Un revolver calibro 7.65. Cartucce calibro 9×21 e 11 calibro 38. Numerosi involucri contenenti complessivamente 1,523 chilogrammi di marijuana, 1,560 chilogrammi di cocaina e 20,50 grammi di hashish, inoltre, 2 confezioni contenenti circa un chilogrammo di sostanza da taglio, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e 965 euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Capodiferro, con precedenti per reati contro la persona in materia di armi e stupefacenti anche di tipo associativo, è padre di Gaetano detto “’u scannat”, anch’egli ritenuto vicino al citato clan Montani-Telegrafo e attualmente detenuto a seguito di una misura cautelare, eseguita dalla Squadra Mobile il 5 febbraio scorso, emessa dal GIP presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S, con obbligo di soggiorno nel Comune di Bari.