Vincenzo Impicciatore, 62 anni, dal gennaio dell’84 è l’edicolante di corso Mazzini. La scorsa domenica intorno alle 18, qualcuno ha messo una bomba carta vicino la porticina d’ingresso della sua edicola e la deflagrazione ha fatto esplodere il lunotto di una macchina parcheggiata proprio di fronte. Come al solito, nessuno ha sentito o visto niente.

Vincenzo ci assicura di non aver mai ricevuto minacce estorsive, ma in 30 anni da edicolante, atti di vandalismo ne ha subiti parecchi, tanto che tutte le vetrate del suo chiosco sono sfondate, rigate o danneggiate. Una metà dell’edicola è già murata e dopo l’attentato di domenica, Vincenzo sta pensando di murare anche l’altra metà, per limitare danni futuri.

Un signore che portava a spasso il cane riferisce di aver sentito il botto, ma di non aver visto nulla. È sempre la solita storia e a Bari l’omertà diffusa è un comodo nascondiglio per gli atti criminosi. Lo stesso Vincenzo ci racconta di come una sera dello scorso agosto, all’ora di chiusura venne aggredito da un uomo che lo colpì ripetutamente alla testa con una pietra. Un passante, a cui l’edicolante aveva chiesto di allertare le forze dell’ordine, subito dopo l’aggressione, lo ha ignorato voltando la testa dall’altro lato e continuando a a camminare per la propria strada.

A seguito di tutti gli episodi che hanno segnato l’attività e la vita di Vincenzo e dopo la bomba carta della scorsa domenica, l’appello dell’edicolante ai baresi è di non assumere un atteggiamento omertoso e mafioso, ma di denunciare, anche in forma anonima, la criminalità.