Non c’è pace per l’Amtab. L’azienda municipalizzata dei trasporti è sotto costante attacco sia dall’interno che, in maniera più violenta, dall’esterno. L’ultimo episodio di brutalità gratuita risale alle scorse ore, quando, nella tarda serata di ieri, un mezzo della linea 11 è stato vandalizzato da un gruppo di cinque teppisti baresi, mentre nel sottopasso Quintino sella si dirigeva verso via Capruzzi.

Stando alle ricostruzioni di alcuni autisti Amtab, Il gruppo era solito servirsi dell’autobus e non sarebbe nuovo a episodi di disturbo. Solitamente si limitavano a fumare in vettura e a molestare i passeggeri, ma questa volta, hanno deciso di arricchire il proprio repertorio.

Saliti in stazione, come sarebbero soliti fare, all’altezza del Sottovia Quintino Sella, uno dei cinque avrebbe avrebbe cominciato a lanciare petardi tra le gambe di una ragazza di colore incinta, unica altra passeggera, insieme al suo compagno, oltre ai teppisti, finché il ragazzo che viaggiava con lei, sarebbe intervenuto per far smettere i cinque italiani.

Da qui sarebbe nato un violento scontro verbale tra il gruppo italiano e il ragazzo extracomunitario. Quest’ultimo, vistosi accerchiare dal branco con fare minaccioso, nel tentativo di difendersi avrebbe spaccato una bottiglia e minacciato gli altri di ferirli. A questo punto sarebbe esplosa l’ira dei vandali. Uno dei cinque avrebbe preso un estintore per minacciare a sua volta il ragazzo, mentre l’autista del mezzo fermava l’autobus nel sottovia, nel tentativo di calmare la situazione. Intanto i vandali hanno cominciato a aggredire fisicamente i passeggeri e l’autista e a brutalizzare il mezzo, rompendo i finestrini e sradicando le portiere dal loro alloggiamento. Sfogata la loro furia distruttiva, i ragazzi hanno abbandonato il pullman, fuggendo a piedi.

Ad avere la peggio è stato l’autista, colpito a una caviglia dall’estintore lanciato nel mezzo, versa in un grave stato di shock. L’uomo è stato soccorso dal conducente dell’11/ che incrociava il pullman vandalizzato. A proposito di questo, alcuni autisti hanno lamentato la carenza di attenzioni da parte dei responsabili di servizio che non si sarebbero interessati del grave ritardo che portava il mezzo, circostanza tuttavia smentita dal responsabile di cabina che dichiara di aver ricevuto una chiamata dall’autista del mezzo alle 23.08, otto minuti dopo la sua partenza e quindi di aver raggiunto la vettura entro i successivi 11 minuti. Lo stesso responsabile di cabina, avrebbe allertato il coordinatore di turno al centro operativo, che avrebbe raggiunto il mezzo entro 23.30.