L’inchiesta copre due differenti ambiti, quello su una prima gara d’appalto del 2007, vinta dalla barese So.me.d., e quello su una seconda gara d’appalto del 2010, sempre relativa all’installazione di distributori automatici nel Policlinico. Oltre al direttore generale Dattoli, coinvolto nell’indagine riguardo la gara del 2010, sono state iscritte nel registro degli indagati altre 7 persone tra cui Massimo Cobol, capo della So.me.d., Epaminonda Scalitri, capo del gruppo Argenta anch’esso coinvolto nelle gare d’appalto, e il dirigente del Policlinico Antonio Moschetta. Per costoro l’accusa è di turbativa d’asta, con Dattoli e Moschetta coinvolti per ciò che riguarda soltanto la seconda gara d’appalto.

L’ “addomesticamento”, fanno sapere gli inquirenti del Nucleo Polizia Tributaria, sarebbe avvenuto già nella prima gara del 2007. Tre delle cinque aziende invitate dal Policlinico, infatti, risultavano prive dei requisiti necessari per la partecipazione mentre fra le due rimanenti, So.me.d. e gruppo Argenta, è stato portato alla luce un collegamento occulto posto in essere tramite Epaminonda Scalitri, presidente del gruppo Argenta ma risultato anche consigliere d’amministrazione di So.me.d.. Una concomitanza di cariche illegale che, secondo le ipotesi degli inquirenti, poteva aprire la strada a concordati segreti tra le due aziende.

Una nuova bufera nel settore dei distributori automatici, dunque, dopo quella che nel 2010 portò al sequestro di 80 macchine dislocate in vari presidi medici baresi e al processo finito poi con l’assoluzione di altri imputati eccellenti come Lea Cosentino, ex direttore generale Asl di Bari, e Sante Storelli, legale rappresentate di Sdg Vending.

12 febbraio 2013

Giorgio Scapparone Suma