Il fascicolo dei pm Nitti e Pirrelli conta 51 indagati a vario titolo: per corruzione di pubblici ufficiali, falso in atto pubblico, truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Tra i nomi dei destinatari delle ordinanze spiccano quelli degli imprenditori Daniele e Gerardo De Gennaro, proprietari della Dec, l’impresa che ha realizzato i parcheggi di piazza Giulio Cesare e piazza Cesare Battisti.

Al centro dell’inchiesta Anna Maria Curcuruto, il direttore della ripartizione urbanistica del Comune di Bari, Vito Nitti, l’ex direttore dell’ufficio tecnico comunale, e Gennaro Russo, dirigente delle politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia e i professionisti, ritenuti dipendenti del gruppo De Gennaro, Michele Corona e Raffaele Contessa.

La Procura iniziò a indagare sugli appalti per le opere realizzate dalla società Dec: i due parcheggi interrati, il centro direzionale polifunzionale del San Paolo, il piano edilizio del quartiere Poggiofranco che prevedeva la realizzazione di immobili di edilizia agevolata e sovvenzionata per le forze di polizia. Le indagini confermarono che il gruppo edile si era aggiudicato gli appalti violando i principi di libera concorrenza, alterando le fasi di gara e i lavori che avrebbero comportato significativi vantaggi per l’impresa a  fronte di maggiori costi per l’amministrazione pubblica e ridotte misure di sicurezza.

Il tutto è stato reso possibile dal sistema di collusione e dalla complicità offerta da alcuni dirigenti comunali. Gerardo De Gennaro che è anche consigliere regionale del Pd si è dimesso dal partito. Le indagini si sono concluse con sette ordinanze di custodia cautelare a danno di imprenditori, professionisti e dipendenti comunali del capoluogo pugliese.

Federica Addabbo