S.Spirito, a fuoco cassonetti e alberi: i residenti si improvvisano pompieri

(28 gennaio 2012) – BARI – Pomeriggio movimentato per alcuni abitanti di Santo Spirito, quartiere all’estrema periferia a nord di Bari. Per cause non ancora accertate, intorno alle 16, due cassonetti della spazzatura, nei pressi del residence “Borgo a mare”, in via Pansini, sono andati a fuoco.

Turchia, “San Nicola è una persona disonesta”

(4 dicembre 2011) ANKARA- Da circa 20 anni i baresi si erano abituati, a dicembre di ogni anno, alla pretesa turca delle ossa di San Nicola derubate e portate a Bari non da commercianti e marinai, ma da “pirati” baresi “ladri e bugiardi”. Quest'anno le critiche sono rivolte direttamente al Santo patrono della città.

Monopoli, “no” dello sposo sull’altare: «Lei e il testimone sanno il perché». Ma il prete smentisce

(21 settembre 2011) MONOPOLI – Per qualche giorno non si è parlato d’altro. Il 3 settembre scorso, nella cattedrale di Maria Santissima della Madia, patrona di Monopoli, si sarebbe celebrato, o meglio è stato sventato un matrimonio particolare. Al momento della domanda di rito del celebrante "Vuoi tu, et cetera", lo sposo, nello stupore di tutti, avrebbe risposto di no. All’imbarazzato e sbalordito prete che gli chiedeva il motivo, l’uomo avrebbe risposto che il motivo lo conoscevano bene la sposa e il suo testimone. Ma oggi arriva la smentita. Don Vincenzo Muolo, priore della Cattedrale e presunto celebrante di quella funzione, raggiunto telefonicamente, dichiara che quella che si racconta è solo una storiella intessuta ad arte. Pare, invece, che la curia della Diocesi Monopoli-Conversano abbia dato conferma della notizia. In definitiva il quasi matrimonio rimane un mistero che non si riesce a decifrare.

La falsificazione? Nasce con la moneta

(16 settembre 2011) BARI - La falsificazione nasce con la moneta. Il fenomeno è stato analizzato dal punto di vista storico dal professor Fiorenzo Catalli, in Fiera, nel padiglione della Guardia di Finanza, in occasione della mostra “Il Vero e il Falso – Le monete dell’unità d’Italia e la storia del falso monetale”. «Nel Medioevo – ha spiegato Catalli – e fino alla seconda metà del ‘700 ad essere falsificate erano soprattutto le monete in rame. Il fenomeno si è poi diffuso e ingrandito con la nascita delle macchine a bilanciere che garantiscono una resa migliore. Bisogna però distinguere l’imitazione dalla falsificazione».

Teva Italia, la campagna educazionale sui farmaci equivalenti fa tappa a Bari

Venerdì 16 settembre, a Bari, un nuovo appuntamento con la campagna educazionale di Teva Italia “Equivalente. Conosci e scegli i farmaci equivalenti”. Alle 16.30, presso l’Istituto Pugliese per il Consumo di Bari, in Piazza Umberto I 40, si terrà un incontro dedicato ai farmaci equivalenti. L’iniziativa è patrocinata da Movimento Consumatori – sezione di Bari ed è resa possibile grazie al contributo di Teva Italia, azienda leader mondiale nella produzione di farmaci equivalenti. Nasce con lo scopo di dare una corretta informazione su questo tipo di farmaci, affinché ci si avvicini con maggiore fiducia al loro utilizzo. Il farmaco equivalente, infatti, è qualità, sicurezza ed efficacia, ma è anche risparmio. Un risparmio a vantaggio di tutti, del singolo cittadino e del Sistema Sanitario Nazionale. Nonostante la garanzia e la sicurezza dei farmaci equivalenti, però, oggi solo il 10% dei farmaci dispensati è generico, contro una media europea del 50%.

Estate 2011, lotta agli acquascooter: 135 verbali e 116mila euro di sanzioni

(14 settembre 2011) BARI – L’estate “tira gli ultimi respiri” prima dell’inizio dell’autunno, gli ombrelloni sulle spiagge baresi cominciano a chiudersi, le località marittime si svuotano e le moto d’acqua ritornano nei garage dei proprietari. Non prima che alcuni di loro abbiano pagato una salata multa per il mancato rispetto delle norme previste dalla Capitaneria di porto. Infatti, in occasione dei controlli effettuati dalla Capitaneria e dalla sezione nautica della Questura di Bari, sono stati emessi 135 verbali – per un valore complessivo di 116mila euro di sanzioni – a causa della violazione delle norme che tutelano i bagnanti e la navigazione da diporto, nonché della mancanza a bordo di documenti e dotazione di sicurezza.

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