Costume

Quest'anno più che mai il 25 aprile per Bari si carica di una speciale valenza. Sono infatti passati 200 anni esatti dalla notte fra il 24 ed il 25 aprile 1813, quando il re di Napoli, Gioacchino Murat, pose la prima pietra del borgo dalla caratteristica struttura "a scacchiera" che proprio da lui avrebbe poi preso il nome. Un vero gioiello dell'urbanistica di quell'epoca, costruito secondo canoni a cui ci sarebbe in seguito ispirati per ammodernare niente meno che Parigi, la quale, stando ad un famoso detto popolare nostrano, altro non rappresenterebbe che una miniatura, e priva del mare, della città in cui riposano le spoglie si San Nicola.

Auto parcheggiate a vista d'occhio davanti alla clinica di Dermatologia al Policlinico di Bari.

Auto parcheggiata a spina di pesce esattamente sulla rampa per disabili e discesa al mare bloccata. Qualcuno tra i presenti non l'ha presa benissimo.

Il gesto dell'anonimo incivile aveva un nobile scopo, bisogna darne merito. Beato lui, che sicuramente si è rifatto il sofà.

La Fiat Punto, con la scritta "Azienda Sanitaria Locale Bari - Presidio ospedaliero Di Venere" in bella vista, è stata parcheggiata esattamente davanti all'ingresso del reparto di Medicina Nucleare del nosocomio barese. 

Il minchia parking a Polignano è ancora una volta da mare, ma questa volta il sound è quello di Vinicio Capossela, che nel 1996 scrive e canta "Il ballo di San Vito".

Una raccolta di minchia parking che non rispettano il passo carrabile. Epidemia in forte crescita a Poggiofranco.

L’ingombrante, come l’abbonato, ha sempre un posto in prima fila: ecco l'armadio abbandonato in via Dalmazia a pochi metri dalla sede Rai.

Michelangelo, il proprietario del camion fermo sul marciapiede in via Netti al quartiere Libertà, ha voluto spiegare il perché di quel parcheggio alternativo.