Ma non è possibile evitare di domandarsi, in una tale occorrenza, quale futuro urbanistico, anche in senso lato, si prospetti per quella che ormai da tempo ha smesso di essere la “Milano del Sud”. Ed è nelle vie del quartiere murattiano che si avvertono maggiormente i segnali di degrado dovuti all’attuale crisi.
Indubbiamente in tal senso non va sottovalutato il “Patto per Bari”, stipulato tra Comune e Provincia, che sbloccherà ben 1600 milioni di euro di finanziamenti destinati, fra l’altro, al completamento del porto e del nodo ferroviario cittadino, finendo quindi per mutare profondamente il volto del capoluogo pugliese, in poco più di un lustro.
Eppure tanti piccoli e grandi problemi che intaccano la bellezza della nostra città rimangono, tanto che uno dei più famosi ed autorevoli baresi nel mondo, Luciano Canfora, ha dovuto ammettere pubblicamente: “Bari ha dei marciapiedi orribili”.
Non c’è da augurarsi che questo anniversario diventi un’occasione di vero e radicale rilancio per Bari e possa costituire un biglietto da visita per la sua candidatura affianco di Taranto a capitale europea della cultura del 2019.

Pierpaolo Favia