Oggi in piazza Libertà a Bari si è svolto un toccante flashmob organizzato dalla UIL Puglia, denominato “Mille Bare”, per mettere in luce la tragica realtà delle morti sul lavoro nella regione. Ivana Veronese, segretaria nazionale confederale della UIL, ha guidato l’evento, ribadendo l’urgenza di combattere incessantemente per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

“Questa campagna non è una mera iniziativa pubblicitaria, ma una battaglia quotidiana,” ha dichiarato Veronese, sottolineando il grave tributo umano che le morti sul lavoro infliggono alla società. Durante il flashmob sono state esposte simbolicamente le bare dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno perso la vita sul lavoro nell’ultimo anno in Puglia. I numeri parlano chiaro: 19 decessi dall’inizio del 2024 e 96 nel corso del 2023.

Secondo i dati INAIL, la Puglia si trova al secondo posto nella classifica nazionale per numero di morti sul lavoro, dietro solo alla Lombardia, ma primeggia per incidenza delle morti rispetto alla popolazione lavorativa. Le province più colpite sono Brindisi, con sei decessi, seguita da Lecce e Bari con quattro, Foggia e Bat con due, e infine Taranto con uno.

La UIL, in risposta a questa emergenza, ha sollevato una serie di richieste concrete:

  • Aumento dei controlli sui luoghi di lavoro, con l’assunzione di nuovi ispettori.
  • Esclusione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e i contratti nazionali.
  • Istituzione di una procura speciale dedicata agli infortuni sul lavoro per garantire un’indagine più accurata e tempestiva.

Veronese ha annunciato che il flashmob “Mille Bare” sarà replicato anche in altre città italiane, sottolineando che la UIL non si fermerà finché non sarà garantita la sicurezza e la dignità sul lavoro per tutti i lavoratori. L’evento ha visto anche la partecipazione dell’attore Ettore Bassi, sostenendo la continuazione della campagna “Zeromortisullavoro”, attiva da anni.

L’iniziativa della UIL Puglia ha messo in evidenza una realtà drammatica e spesso trascurata: le morti sul lavoro. L’organizzazione sindacale continua la sua lotta per assicurare un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori italiani, richiamando l’attenzione delle istituzioni e della società nel suo complesso su un problema che non può essere ignorato.