Bari, la nostra magnifica Porta d’Oriente, è finita sulla guida turistica inglese Wanderlust, una delle più famose e accreditate a livello mondiale. Sulla rivista è comparso un articolo, in cui si consiglia di concedersi un viaggio nel capoluogo pugliese per 6 buone ragioni. “Con uno splendido centro storico, un vivace porto tradizionale e le migliori spiagge d’Italia nelle vicinanze, la città portuale italiana di Bari merita una visita“. Inizia così la lunga descrizione del giornalista, che spiega come la “fiorente scena gastronomica locale” possa diventare uno dei motivi per cui “potresti non andartene mai”.

Secondo la guida britannica le sei cose da non perdere sono: “il porto vecchio e il Lungomare“, “dove i tradizionali pescherecci arrivano con il loro pescato e vendono i loro frutti di mare direttamente dalle loro barche, dove le reti vengono riparate e vengono condivise barzellette”; “Bari Vecchia“, ovvero “uno dei centri storici più suggestivi d’Italia, dove gli uomini fumano e spettegolano agli angoli delle strade e le nonne tirano il bucato sulle file che si estendono lungo i vicoli da un balcone all’altro”; “le spiagge“, “le insenature e baie, ognuna delle quali vanta splendidi litorali, pittoresche località balneari e acque di un blu abbagliante”; “il cibo“, tra cui prima di tutto orecchiette, riso patate e cozze, panzerotti e pesce fresco; “la cultura” e viene preso come punto di riferimento il Teatro Margherita, secondo Wanderlust “all’altezza della Scala di Milano e del San Carlo di Napoli”; “i pittoreschi dintorni“, come Alberobello “noto soprattutto per le sue capanne imbiancate a calce, originariamente costruite in pietra calcarea secca e ancora oggi abitate”.