Geo Barents

Nella mattinata di domani, 30 maggio, è atteso lo sbarco di 605 migranti nel porto di Bari, tra cui 141 bambini, 5 bambine – dei quali 20 di età inferiore ai 13 anni – e 11 donne. Tutti messi in salvo sabato scorso a largo della Sicilia dall’equipaggio della Geo Barents, imbarcazione a bordo della quale stanno attualmente viaggiando. Gli ultimi arrivi a Bari sono avvenuti il 26 marzo, in cui sono sbarcati 190 profughi, e il 16 maggio a Brindisi con altre 26 persone.

Intanto il capoluogo pugliese si prepara ad accogliere al meglio questa gente, per lo più proveniente da Egitto, Siria, Bangladesh, Pakistan e Palestina. Sulla nave di Medici Senza Frontiere ci sono 110 minori non accompagnati, che verranno distribuiti nei centri di accoglienza di Brindisi e Taranto, e ben 25 individui che necessitano di cure e una volta arrivati verranno trasportati nei diversi nosocomi della regione.

Stando a Repubblica nella notte che sta per arrivare giungeranno sul posto ambulanze pediatriche, volontari, Protezione Civile e Forze dell’Ordine, che si occuperanno di identificazioni e controlli. Questa mattina nel capoluogo pugliese è avvenuto un incontro presso la Prefettura tra Istituzioni, Asl e autorità impegnate nei soccorsi per delineare le procedure di assistenza socio-sanitaria che verranno attivate.

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha spigato come siano già stati predisposti “un’équipe con mediatori interculturali, il pronto intervento sociale e le unità di strada che offriranno assistenza ai profughi e l’accompagnamento a quelli maggiormente vulnerabili e ai minori soli”. “Sono state preallertate anche le altre strutture del welfare come la Casa delle bambine e dei bambini in caso di necessità”, ha sottolineato. Nella giornata di ieri e oggi, 29 maggio, l’assessorato, la Caritas, la Croce Rossa e l’associazione Incontra hanno organizzato nel centro d’accoglienza per senzatetto Don Vito Diana una raccolta di indumenti e scarpe estive da fornire ai profughi una volta sbarcati. “Non c’è bisogno di alimenti perché del box lunch si occuperà la Prefettura. Nella Casa delle bambine e dei bambini abbiamo infine dei rifornimenti di omogeneizzati e alimenti extra: sono già pronti”.