Si sono concluse nella giornata di oggi, giovedì 13 aprile, le attività di bonifica da residuati bellici della Seconda Guerra Mondiale nella nuova zona portuale di Molfetta. Da quanto riporta l’Ansa, le operazioni di brillamento, da effettuarsi il 12 e 13 aprile, erano state disciplinate da una ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto di Molfetta. È stata prevista un’area di sicurezza intorno al punto in cui sono stati ritrovati gli ordigni ed è stato fatto divieto di accesso, transito, sosta e ormeggio e di ogni altra attività via terra e via mare nel raggio di 200 metri.

Sono 11 i residuati bellici recuperati e fatti brillare. Tra di essi si contavano 7 bombe di aereo da 30 libbre e 4 ordigni di piccolo e medio calibro a caricamento speciale. La bonifica è stata condotta dagli artificieri dell’Esercito dell’11esimo reggimento genio guastatori di Foggia, in collaborazione con il nucleo Sdai di Taranto. Il nucleo, la cui sigla sta per “Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi”, appartiene al gruppo operativo subacquei del raggruppamento subacquei ed incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare.

L’intervento di brillamento rientra tra quelli previsti nell’accordo di programma della bonifica delle aree portuali. Il programma è stato sottoscritto tra Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Arpa Puglia e Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram). Il coordinamento è stato della Prefettura di Bari. Tutte le istituzioni del territorio hanno collaborato all’esecuzione del progetto.