Disponibili per l’assistenza ai profughi nella nostra regione ma alcuni di loro pronti anche a partire verso le zone martoriate dal conflitto fra Russia e Ucraina. Sono i medici dell’Ordine di Bari che, come riferisce il presidente Filippo Anelli, “da una prima informativa, hanno manifestato la loro disponibilità a intervenire. Diversi colleghi di Bari in pensione e liberi professionisti mi hanno contattato nelle ultime ore per sapere come possono rendersi utili. Alcuni sono anche disposti a partire per raggiungere le zone critiche del conflitto”. Ma, precisa Anelli, in merito sono necessarie valutazioni preventive da fare con le autorità impegnate nella gestione dell’emergenza. Infatti, il presidente dell’Ordine dei medici di Bari annuncia la richiesta al Prefetto di Bari di “indicazioni su come la categoria può muoversi e su quali fronti poter collaborare”.  L’attuale emergenza non è limitata solo alla fase dell’ingresso nel nostro territorio, momento in cui è necessario effettuare i tamponi per accertare la positività alla Sars-Cov-2 e somministrare i vaccini antiCovid: chi arriva porta con sé anche tutte le eventuali patologie pregresse, che vanno seguite e curate con l’assistenza sanitaria ordinaria. Una problematica presa in carico anche dalla Fimmg Bari, il sindacato di categoria dei medici di medicina generale con il maggior numero di iscritti, che ha già lanciato un appello ai colleghi per sondare la loro disponibilità. “Le adesioni non mancano – dice il segretario Nicola Calabrese – Non ci tiriamo indietro di fronte alle difficoltà. Siamo medici”.