“Cosa contiene il Documento strategico per il commercio? Quale sarà il nostro futuro? Chi l’ha visto”: sono alcune delle domande che gli operatori commerciali di Bari aderenti a Unione Commercio e CasAmbulanti si pongono e pongono all’Amministrazione. Il Documento Strategico del Commercio starebbe, infatti, per essere approvato nella città di Bari e dovrebbe contenere non solo l’attuale “fotografia” del commercio e delle attività economiche in città ma anche e soprattutto una visione di sviluppo integrato che guardi al futuro di un’intera economia del territorio. Uno strumento di grandissima valenza per la città, per le imprese e per gli stessi cittadini. Tuttavia, “ad oggi non si conosce neppure chi sia stato il professionista che abbia ottenuto l’incarico di elaborare la bozza di Documento né tantomeno gli ulteriori sviluppi nelle sedi istituzionali”, dichiarano i referenti delle due associazioni di categoria: i commercianti asseriscono di non conoscerlo né tantomeno di essere stati consultati in merito ai suoi contenuti piuttosto che alle proposte e suggerimenti migliorativi e/o modificativi. Proprio per conoscere i contenuti del Documento Strategico in approvazione nella città di Bari, i commercianti chiedono dunque di essere coinvolti, quindi di conoscere quale sia il loro futuro e quello delle loro imprese.

Se lo chiedono, ad esempio, i commercianti sulle aree pubbliche perché quel Documento Strategico non solo dovrà contenere quali strumenti il comune abbia intenzione di porre in essere per fronteggiare la delicatissima situazione dei mercati in città ma anche quali rimedi porre ad una situazione a dir poco esplosiva: mercati il cui numero di concessionari va sempre più diminuendo fino ad un calo vicino al 50% e moltissima incertezza derivante anche dal ripristino dei pagamenti del Canone Unico Patrimoniale a partire dal prossimo primo aprile; mercati in attesa di trasferimento in atri luoghi ed altri ancora in attesa di una morte ormai prossima e predestinata. “Poi ci sono le concessioni il cui rinnovo dodicennale, al Comune di Bari, torna di nuovo al centro della discussione al punto da far registrare un nuovo paventato blocco dei rilasci. Tante situazioni pendenti che proprio il Documento Strategico del Commercio deve affrontare altrimenti sarebbe solo a dir poco carta straccia inutile e persino enormemente costosa per le casse pubbliche, oltre che dannoso per i destinatari. Queste sollecitazioni sono peraltro giunte direttamente alle Associazioni di Categoria. Da CasAmbulanti e UniPuglia è il dirigente Savino Montaruli a dichiarare: “Ho personalmente chiesto copia del Documento Strategico del Commercio al dirigente del Suap del comune di Bari al fine di poter esprimere, come per legge, i necessari pareri e suggerimenti. Lo stiamo facendo a Bitonto, a Gravina in Puglia e lo abbiamo fatto negli altri comuni ove questa operazione è stata portata a compimento seppur con enorme e colpevole ritardo da parte delle amministrazioni comunali nonostante i tantissimi soldi pubblici destinati a quelle Società di Servizio che ne ricevono l’incarico per l’elaborazione di tale Strumento. Appena entreremo in possesso del Documento apriremo la dovuta discussione nei nostri organismi ma anche con gli operatori che ne sono i destinatari e coloro che usufruiranno dei benefici, se ve ne fossero, o delle penalizzazioni, qualora ne
siano contenute in esso, come temiamo. Di sicuro questo Strumento che arriva con cotanto ritardo non può e non deve essere, come di fatto lo è, solo un modo per accaparrarsi il denaro pubblico dalla Regione all’uopo destinato, dimenticando il suo ruolo fondamentale nella programmazione Strategica della città, come era nelle intenzioni del legislatore e come previsto dal vigente Codice regionale del Commercio. Nelle prossime ore sono previste grosse novità ed anche incontri tematici quindi l’argomento è quanto mai di strettissima attualità” – ha concluso il leader sindacale pugliese Savino Montaruli.