Promosso dai sindacati il piano industriale di Mediocredito Centrale presentato ieri mattina, 21 marzo. Fabi e Uilca lo definiscono “di svolta, dopo un biennio di sacrifici a cui sono stati sottoposti, in particolare, i lavoratori e le lavoratrici della controllata Banca Popolare di Bari, per la quale si intravede uno spiraglio di luce”. Non sono previste, infatti, ulteriori tensioni occupazionali, anzi è stata programmata l’assunzione di 100 nuovi specialisti. Nessuna chiusura di filiali, che resteranno 213 per la Popolare di Bari e 41 per la Cassa di risparmio di Orvieto. Gli interventi si concentreranno sull’abbattimento dei costi generali. Per Giuliano Xausa, segretario nazionale Fabi “c’è una definitiva discontinuità col passato, attraverso percorsi meritocratici, formazione aperta a tutto il personale, professionalità riconosciuta”.