Fabrizio Giannone è ancora emozionato, la gioia è incontenibile. La notte scorsa, senza perdersi d’animo, ha aiutato sua moglie a partorire il loro terzo figlio in auto, sul sedile anteriore opportunamente reclinato.

“Eravamo pronti a raggiungere l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti – spiega il papà -, ma non siamo riusciti neppure a percorrere poche centinaia di metri”. Fabrizio ha raccolto il coraggio e vincendo la paura di far male al piccolo, ha aiutato sua moglie a partorirlo.

Una volta al mondo, il papà ha tolto il cordone attorno al collo e suo figlio, prima della classica pacca, ha iniziato a piangere. In quei momenti concitati alcuni avventori di un vicino pub sono usciti per dare manforte. Un infermiere si è preoccupato di tranquillizzare la donna.

Quando sono giunti sul posto, i sanitari del 118 hanno trovato il piccolo avvolto in un lenzuolino in braccio alla sua mamma. “Un’emozione inspiegabile – continua Fabrizio -. Il medico del 118 mi ha consentito di tagliare il cordone ombelicale. Ringrazio la postazione 118 giunta da di Rutigliano, sono stati gentilissimi e professionali”.