Tornano nella bufera le Ferrovie Appulo Lucane, delle quali si era già parlato non molto tempo fa a causa delle problematiche riscontrate dai lavoratori, risultati scontenti.

Questa volta, il problema è rappresentato dall’inutilizzo di un treno nuovo, fermo da due anni nell’officina di Bari Scalo, danneggiando economicamente la Regione e le tasche dei cittadini.

“Un treno nuovo di zecca, pagato con i soldi della Regione e dunque di tutti noi, fermo da quasi due anni per ‘per manutenzione’ nell’officina di Bari Scalo – scrive in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani -. Uno spreco di cui chiederemo conto all’assessora ai trasporti Maurodinoia, al direttore generale delle Ferrovie Appulo Lucane Colamussi, faccia a faccia con i rappresentanti sindacali di categoria che da tempo denunciano questo disservizio, nell’audizione che abbiamo richiesto in V Commissione”.

La questione si aggrava quando nella nota di Pagliaro emerge che il treno sarebbe stato anche parzialmente smantellato. “Il nuovo Stadler ST4, uno dei nuovi convogli ferroviari acquistati dalle FAL nell’ambito del Piano operativo Fesr 2007-2013, oltre a non essere mai entrato in funzione, nel frattempo sarebbe stato cannibalizzato in molte sue parti: i pezzi sarebbero stati asportati per essere utilizzati come ricambi per altri rotabili in servizio. Uno sperpero inconcepibile, che di fatto avrebbe reso inutilizzabile il nuovo convoglio, talmente compromesso da non poter più entrare in esercizio”.

Il consigliere regionale ha così presentato richiesta di audizione alla V Commissione Regione Puglia, poiché alcune criticità emerse mettono in forte dubbio le capacità gestionali del management delle Fal.

“Finora sono cadute nel vuoto le ripetute richieste di chiarimenti alla Regione, su questa ed altre criticità nella gestione delle Ferrovie Appulo Lucane – conclude -. A tutela dell’interesse pubblico e del diritto collettivo alla mobilità, ci auguriamo che la questione possa essere affrontata e spiegata in Commissione Trasporti, per una ricognizione puntale e dettagliata sullo stato del nuovo materiale rotabile FAL non ancora messo in esercizio”.