Il Coronavirus, oltre a imprese e attività economiche, ha mandato in crisi un settore già di per sé molto fragile, quello della sanità pubblica.

Nonostante la pandemia, purtroppo, le altre malattie non vanno mica in vacanza. Lo sanno bene alcuni baresi che per prenotare una tac al Policlinico di Bari devono aspettare ben 485 giorni.

Ben diversa la situazione nel privato dove, massimo una settimana, e la visita viene eseguita. “Ho provato a prenotare delle visite al Cup dell’Asl Brindisi ma il primo posto libero è tra due mesi e mezzo – racconta la 62enne Maria alla Repubblica -. Alla fine l’ho prenotato in una clinica privata e lo farò settimana prossima, 160 euro ed il problema è risolto”.

Di storie come quelle di Maria ce ne sono a migliaia, e fanno riflettere, soprattutto quando si parla di persone affette dai “Big Killer”, come tumore al seno, della prostata, del polmone e del colon retto.

L’unica soluzione è approfittare della discesa della curva dei contagi per cercare di riorganizzare al meglio le prenotazioni, investendo su personale e macchinari, perché 485 giorni per chi è affetto da una malattia grave, potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte.