La decisione su eventuali e imminenti riaperture è stata rimandata alla prossima settimana, dopo il consueto monitoraggio della Cabina di regia del Governo.

Domani gran parte dell’Italia si risveglierà arancione, ad eccezione della Puglia che, assieme a Campania, Sardegna e Valle d’Aosta, sarà ancora zona rossa. La situazione però a livello nazionale è in leggero miglioramento e per questo a Palazzo Chigi si lavora per riaprire e rilanciare l’economia dopo mesi difficili.

Il discorso ovviamente riguarda quelle regioni che potranno tornare in zona gialla. Il 20 aprile è la data chiave da segnare in rosso sul calendario, Governo e Regioni inizieranno a parlare del nuovo decreto che entrerà in vigore tre giorni dopo, il 23 aprile.

I primi a poter sperare di riaprire sono ristoranti e bar, l’ipotesi è quella di accogliere i clienti a pranzo con un orario ridotto. Poi potrebbe toccare a cinema, teatri, mostre e musei.

E infine lo sport, un settore completamente in ginocchio a partire dai gestori di palestre, piscine e centri sportivi. Nella prima fase potrebbe essere concesso il via libera alle lezioni individuali o anche di gruppo, sempre con distanziamento e con un utilizzo limitato degli spogliatoi. Si valuta anche il possibile ritorno del pubblico negli stadi da calcio.