“Le soluzioni messe in campo da Poste Italiane non sono efficaci”. Siamo tornati all’ufficio postale di via Lazio al quartiere San Paolo dove abbiamo incontrato Giuseppe Silvio L’Abbate, segretario provinciale della Comunicazione della Ugl di Bari.

Da tempo segue la situazione di Poste Italiane e dopo aver visto il nostro servizio girato nel quartiere popolare è voluto intervenire. “Questa situazione si registra in tutti gli uffici postali di Bari, della regione e anche a livello nazionale”.

“I vertici aziendali – spiega – non riescono a trovare una soluzione efficace alle problematiche reali che si vivono in Posta. Ad un anno dall’inizio della pandemia, la dirigenza non è riuscita a risolvere il problema degli assembramenti che si creano all’esterno. Ci avevano detto che avrebbero fatto un accordo con le società di sicurezza, ma ancora oggi non c’è nessuno fuori che controlla gli assembramenti”.

“Una delle soluzioni attuate – continua L’Abbate –  ad esempio è concentrare il lavoro la mattina e chiudere gli uffici nel pomeriggio. Tutto questo perché il personale è insufficiente e la produzione è aumentata visto che adesso in Posta si possono fare tantissime operazioni che prima non esistevano”.

“Abbiamo avuto anche dei casi di focolai negli uffici, per ultimo proprio questo di via Lazio al San Paolo. Solo nell’ultimo mese è stata attuato lo screening, ma l’unico posto in cui si può fare, su base volontaria, e al Centro Meccanizzato di Modugno. Quindi il personale che viene da Spinazzola, Locorotondo, dopo una giornata di lavoro se si vuole fare il tempone deve venire fino a Modugno. Una cosa impensabile” conclude il segretario provinciale della Comunicazione della Ugl.