Il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, ha scritto una nota al Direttore Generale dell’Asl di Bari Antonio Sanguedolce, in merito ad alcune note interne circolate sull’obbligo della vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario.

“Stanno circolando note a firma dei dirigenti di struttura o dei direttori di dipartimento, con le quali, richiamando il Regolamento regionale n°10 del 25 giugno 2020 circa il piano vaccinale negli operatori sanitari, ai sensi della legge regionale 19/06/2018 n°27, in maniera velata si paventano provvedimenti, non meglio precisati, nei confronti degli operatori sanitari che non si sottoporranno alla vaccinazione antinfluenzale – si legge nel comunicato -. Chiariamo inequivocabilmente che la vaccinazione non è un obbligo e che non vi saranno provvedimenti sanzionatori”.

“È il caso di ricordare che, qualora la ASL Bari intenda obbligare il personale sanitario a vaccinarsi contro l’influenza, ciò costituirebbe una violazione dei diritti del cittadino e, nella fattispecie, del lavoratore – continua Nursind -. Si ribadisce con fermezza che, con la presente, non si vuole in alcun modo mettere in discussione la validità delle vaccinazioni, ma solo contestare il metodo che questa azienda sta adottando”.

“Inoltre, con riferimento alla citata legge regionale del 19/06/2018 n°27, è il caso di ricordare che, con sentenza n° 10048 del 2 ottobre 2020, il TAR Lazio, accogliendo un ricorso proposto da questa sigla sindacale, ha ritenuto che la vaccinazione obbligatoria è tematica riservata alla competenza statale, in quanto riconducibile ai principi fondamentali della materia tutela della salute, la quale deve essere garantita dallo Stato con misure omogenee su tutto il territorio nazionale – conclude -. Per quanto sopra, chiediamo che le note in oggetto vengano corrette e meglio esplicitate, in modo da chiarire, inequivocabilmente, che per il personale sanitario che non si sottoporrà a vaccinazione non vi saranno provvedimenti sanzionatori di sorta”.