foto di repertorio

Da questa mattina, 24 aprile, sono attive le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). Si tratta di squadre di medici e operatori sanitari che su tutto il territorio pugliese si occuperanno dell’assistenza a domicilio dei malati di covid che non hanno bisogno di ricovero.

“Dopo i corsi di formazione, completeremo la dotazione organica delle Usca – spiega Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione – anche grazie alla programmazione con i comitati permanenti di ciascuna Asl. Dopodichè porteremo a regime le attività”.

Da oggi sono pronti i kit di DPI per 400 operatori di tutte le ASL pugliesi. Ciascun operatore avrà a disposizione nella fase iniziale un kit di 5 tute, due visiere, 2 occhiali, 100 maschere chirurgiche, 50 mascherine Ffp2 e 100 paia di guanti. Dispositivi di protezione fondamentali affinché i medici e gli operatori sanitari delle Usca non vengano contagiati e non diffondano il virus essendo a contatto con pazienti risultati positivi al coronavirus.

Medici che oltre a far parte delle Usca dovrebbero continuare a svolgere la propria normale attività professionale, da qui il timore manifestato da diversi colleghi di lavorare fianco a fianco con chi è stato a stretto contatto con pazienti risultati positivi al coronavirus.

“Nella Asl di Bari ci sono a disposizione 120 medici. Domani trasmetteremo al dipartimento regionale il cronoprogramma per l’inizio delle attività, con le attivazioni e le sedi. Le sedi sono state scelte sia per l’idoneità delle strutture, che per le domande pervenute e anche per l’epidemiologia del territorio”.