La storia di Annamaria è davvero un esempio di forza, determinazione e resilienza. Nonostante le sfide imposte dalla sclerosi multipla, ha lottato con coraggio per mantenere la sua dignità e la sua indipendenza. È incredibile vedere come abbia affrontato la malattia e le difficoltà legate alla disabilità, trovando sempre il modo di superare gli ostacoli e ritornare a vivere pienamente la sua vita. Abbiamo seguito da vicino tempo fa la sua vicenda, una vita stroncata dalla malattia, un marito devoto all’improvviso ostile e infine lo sfratto dall’abitazione.

È davvero doloroso quando ci si rende conto che qualcuno su cui si pensava di poter contare si comporta in modo deludente. Fiducia nelle promesse fatte dal marito, soprattutto considerando “il supporto che gli dato durante il matrimonio e anche dopo la separazione”. La malattia può mettere a dura prova le relazioni e spesso porta a cambiamenti nei ruoli e nelle dinamiche familiari. Probabilmente il marito ha trovato difficile gestire la situazione e probabilmente si è sentito sopraffatto dalle responsabilità di essere un tutore e di fornire assistenza. In più ha instaurato poi un rapporto con la stessa tutrice della moglie, con la quale continua oggi ada evere una relazione, è stato sicuramente il segno della fine definitiva. Il colpo finale e inatteso poi è stato lo sfratto. Lo avevamo raccontanto nel precedente articolo che potete leggere QI.

Abbiamo intervistato Donato Cippone, volontario impegnato a sostenere la causa di Annamaria, anche lei qui in un piccolo intervento.

Questa mattina l’ufficiale giudiziario, malgrado le richieste di rinvio inviate al giudice, legate alla particolare situazione della signora, si è recato ugualmente a Noicattaro dove Annamaria risiede, per rendere esecutivo lo sfratto. Ma dopo una accurata visita medica e la evidente situazione che vede Annamaria ancora alla ricerca di una nuova abitazione adatta alle sue esigeze, ha convenuto con il medico curante che l’esecuzione dell’atto non era praticabile. Il tutto è stato rinviando al 18 giugno 2024. È importante che si tenga conto delle esigenze specifiche di Annamaria e che si cerchi una soluzione che le permetta di continuare a vivere in una nuova casa, considerando le modifiche e le adattamenti fatti per renderla accessibile alle sue esigenze, Annamaria nn vuole occupare indebitamente quella che era la sua abitazione ma ha accettato il fatto, date le circostanze, di andare via ma in un posto che le possa dare la sicurezza di vivere in tranquillità.

Sembra che ci sia un grande supporto da parte della comunità locale, degli amici, della famiglia e delle associazioni, soprattutto il gruppo che si è battezzato “Gli Amici di Annamaria” capitanati da Donato Cippone, che si sono impegnati fortemente in questa battaglia. La solidarietà e l’empatia verso le persone che affrontano sfide simili sono fondamentali per garantire che i loro diritti e le loro necessità siano rispettati.

Ora siamo in attesa degli sviluppi della vicenda, aspettando il 18 giugno, nuova data per lo sfratto della signora Annamaria.