I danni che possono causare l’uso di alcol e droga non sono percepiti nel modo giusto dai giovanissimi. Frasi come “le droghe leggere non fanno male” e “bevo a 11 anni tanto non guido”, raccolte tra le dichiarazioni di 2mila studenti tra Bari e Bitonto, sono state prese come spunto dalla campagna di sensibilizzazione #pensaachiresta, della cooperativa sociale Caps, pensata all’interno del progetto “No Alcol No Crash”,.

Psicologi e operatori sociali hanno spostato l’attenzione dal senso di colpa alla bellezza della vita, esortando ad assumere un comportamento responsabile che porta alla propria salvaguardia, ma soprattutto a quella dei propri affetti.

La campagna di sensibilizzazione si compone di tre diversi soggetti, con tre diversi specifici target: la dipendenza da alcol, droghe e lo sconsiderato uso dei cellulari.

Il primo dei tre soggetti raffigura una famiglia seduta a tavola a colazione e mira a rappresentare che perdere la vita a causa di un incidente ha conseguenze anche e  soprattutto sulle persone che ci amano, in questo caso i nostri genitori.

Sullo stesso spartito, gli altri due soggetti indicano che a soffrire sarà il nostro fidanzato/a o la nostra migliore amica/o attraverso la rappresentazione plastica della brusca interruzione della relazione che lega i protagonisti delle scene, il ballo in un caso e uno spensierato pomeriggio nell’altro caso.

Il progetto “No Alcol No Crash” mira a ridurre il numero di incidenti attribuibili a comportamenti relativi all’uso e abuso di sostanze, promuovendo una cultura della guida sicura nei locali, nelle spiagge e nei gruppi informali, attraverso la distribuzione di etilotest, materiale informativo e con il supporto di sussidi dimostrativi: simulatori di guida, occhiali alcovista, allestimento di percorsi ebbrezza, al fine di riproporre i pericoli legati all’incidentalità.

L’obiettivo generale è l’informazione sulla stretta correlazione tra uso di sostanze psicoattive e incidentalità stradale e la sensibilizzazione di un vasto numero di persone con la finalità di ridurre comportamenti a rischio legati all’assunzione di sostanze psicoattive e la diminuzione del tasso d’incidentalità. Il filo conduttore sarà relativo all’accrescimento della consapevolezza della percezione del rischio, inevitabilmente alterata con l’assunzione di sostanze psicoattive e la promozione di comportamenti di guida responsabile nei setting legati al mondo del divertimento, in luoghi di formazione, incontro e socializzazione, coinvolgendo giovani moltiplicatori dell’azione preventiva.