“Devono avere fiducia nella legge, non si devono chiudere, non devono avere paura. Non sembra, ma la legge arriva sempre”. Anna Palmisano, madre di Anna Filomena Barretta, ritrovata senza vita nella sua casa di Marano Vicentino e per la cui morte è indiziato di omicidio l’ex marito, ancora convivente, Angelo Lavarra, manda un messaggio forte e positivo a tutte le donne.

“Mia figlia aveva una grandissima gioia di vivere, era felice e io più di lei – dice della vittima la donna tarantina, raccontando aneddoti di vita – vedevo quest’uomo sempre cupo, che si manteneva in disparte quando venivano a casa, come se volesse rimanere per fatti suoi. Me lo sentivo che era stato lui”. In un primo momento le indagini hanno seguito la pista del suicidio.

“Sia la mamma, sia il fratello della vittima – sottolinea il legale della famiglia, Roberto De Mitri Aymone – erano convinti che Anna Filomena non sarebbe mai stata in grado di togliersi la vita, di utilizzare un’arma, così come era stato descritto inizialmente. Oggi, con la massima fiducia negli inquirenti, sappiamo che ci sono degli elementi a supporto della tesi di omicidio, perpetrato probabilmente dall’ex marito”.

“È stato lui – dice Anna Palmisano con convinzione – lo continuerò a gridare con forza, mi devono tenere con le catene. È stato lui”.