La morte di Angelica Schinco, la 61enne travolta da un’auto in viale Regina Margherita, a Gravina in Puglia, ha generato una profonda riflessione sull’assistenza sanitaria garantita alla popolazione della Murgia, soprattutto nel comparto dell’emergenza-urgenza.

Ad un anno dalla manifestazione di protesta del 3 dicembre 2017 e dopo tonnellate di promesse, nulla è cambiato sull’attivazione dell’Emodinamica per le urgenze IMA-SCA all’ospedale Perinei.

“Al di là dei proclami del Presidente Emiliano riguardanti la nascita dell’Agenzia regionale Areu, le comparsate elettorali di politicanti locali rivelatesi inconcludenti – denuncia Francesco Papappicco, medico 118 presso la postazione di Gravina e sindacalista FSI-USAE  – la nostra realtà lavorativa prevede ancora da una parte il trasferimento dei pazienti critici come gli infartuati al Miulli o a Bari; dall’altra l’assurdità di lasciare scoperto il territorio dell’unica ambulanza medicalizzata esistente tra Gravina-Poggiorsini e Altamura, con la possibilità che si verifichino situazioni come quella accaduta alla povera signora investita”.

Medici, infermieri e soccorritori del 118 sono 24 ore su 24 in servizio per le emergenze e le urgenze e se non impegnati in altri interventi giungono prontamente su ogni evento assegnato dalla Centrale Operativa di Bari. “A Gravina e ad Altamura, purtroppo e non certo per colpa degli equipaggi del 118, ma a causa di scriteriate e talora scellerate decisioni politiche regionali – continua il medico sindacalista – le vicende narrate sembrano essere cronache di morti annunciate. Va inoltre sottolineato il fatto che l’ospedale della Murgia non è un “Trauma center”, per cui in ogni caso la grave politraumatologia, specie se di competenza neurochirurgica o cardiovascolare, deve essere trattata altrove con ulteriori e talora fatali perdite di tempo per i pazienti”.

La denuncia di Papappicco è datata, sempre più spesso documentata da casi specifici, che lasciano tanto amaro in bocca,, proprio perché prevedibili. “Ho evidenziato più volte i rischi per per i pazienti infartuati e politraumatizzati gravi dell’aria urbana murgiana, nonché preso le difese degli equipaggi del 118 sempre più spesso ingiustamente attaccati e talora anche aggrediti non solo a male parole – conclude Papappicco -, ma è di tutta evidenza che la politica locale e regionale continui da par suo a far orecchie da mercante”.