Chiedere a gran voce l’apertura della Sala di Emodinamica. Questo l’obiettivo della mobilitazione che questa mattina ha coinvolto centinaia di cittadini del territorio murgiano che si sono ritrovato al Perinei di Altamura. Del caso ce ne siamo occupati in più occasioni dimostrando come la presenza di questa unità sia imprescindibile e spesso e volentieri può significare salvare una vita.

Si tratta di un servizio di fondamentale importanza per la vita di tutti i cittadini, tuttora inattivo presso il nosocomio murgiano. Spesso non bastano corse disperate in ambulanza con pazienti a rischio per salvare una vita: quando si è colti da simili malori bisogna intervenire nella ‘golden hour’ per evitare danni permanenti e invalidanti al miocardio o il sopraggiungere della morte.

“Milioni e milioni di lire ed euro dei contribuenti investiti per un unità di Emodinamica completamente attrezzata che non si vuole aprire in piena violazione dei criteri stabiliti nel D.M. 70 del 2015 – attacca una delle voci più importanti e da sempre sostenitore dell’apertura dell’Emodinamica all’ospedale della Murgia, il dottor Francesco Papappicco – questa è una vera e propria discriminazione dei cittadini di Altamura, Gravina e Poggiorsini per una lapalissiana disparità di trattamento degli infartuati e dei cardiopatici acuti e cronici in generale”.

Diverse le motivazioni che spingono lo specialista a sostenere l’apertura dell’Emodinamica: “La sussistenza di un indotto di specialisti che detengono di fatto l’oligopolio del mercato delle visite extramoenia; il rischio dei continui trasferimenti degli infartuati presso l’ospedale ecclesiastico di Acquaviva o le cliniche private convenzionate di Bari. L’enorme casistica e quindi parliamo di numeri di pazienti con patologie cardiovascolari acuti e cronici che farebbero tutto ciò che adesso sono costretti ad effettuare fuori, finalmente vicino casa”.

“È chiaro ed evidente che l’imbarazzo politico deriva dal fatto che vi sono interessi particolari per determinate strutture a scapito del Perinei – sottolinea Papappicco – È altresì del tutto evidente che una questione del genere sia terreno fertile per le ormai finte opposizioni politiche e che realtà come il Perinei rappresentino di fatto dei bacini di voti sicuri cui ricorrere ad ogni tornata elettorale”.

“Il silenzio del governo regionale conferma questi dati di fatto – conclude Papappicco – Qui al contrario mi sembra prevalga piuttosto la negazione dello stato di diritto, il venir meno dei criteri retributivo e distributivo di giustizia che paradossalmente si concretizzeranno ad esempio in un protocollo d’intesa con l’emodinamica di Matera”.