“La Puglia sta puntando moltissimo sulla telemedicina nel sistema dell’emergenza-urgenza, sulle ambulanze per farci capire dai cittadini e sugli elicotteri che trasportano i pazienti in codice giallo e rosso”. Parola di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia con delega alla Sanità. Peccato che il Presidente a quegli stessi cittadini dai quali vuole farsi capire, non ha detto che l’elisoccorso, invocato un numero esponenziale di volte, ancora non esiste.

L’Assessore parla di innovazione tecnologica come se tutto funzionasse a dovere e magari non ha idea che le automediche della provincia di Bari sono tutte senza colonnina elettrica per la ricarica delle attrezzature elettromedicali. Una situazione grottesca, che mette quotidianamente a rischio l’intera popolazione barese.

Sì, perché mentre si sperimenta la telemedicina su elicotteri fantasma, ogni volta che si ferma un’automedica si deve ricaricare il defibrillatore multiparametrico, il frigorifero, l’aspiratore e il tablet, la stampante, eccetera, eccetera, eccetera. Nell’era della Puglia regina della telemedicina, ai cittadini va detto in modo semplice che si sta realizzando un sistema innovativo come quello previsto, senza ancora troppi dettagli, nell’Agenzia regionale dell’emergenza e urgenza, con una condizione di base a dir poco disastrata e pressapochista, dove addirittura neanche il lavaggio delle divise degli operatori rappresenta una certezza assoluta, come invece dovrebbe essere.

Ogni volta che si ferma un’automedica in postazione – sappiatelo – gli equipaggi devono scaricare dal mezzo tutti gli apparecchi elettromedicali salvavita per rimetterli sotto carica. E sapete cosa fanno gli operatori per sopperire alle lacune del sistema sanitario regionale? Inventano soluzioni bizzarre, come cavi elettrici che passano sotto le portiere dell’autovettura, attrezzata con multiprese, le cosiddette ciabatte, portate da casa. Senza contare che nonostante anni di battaglie e annunci di ogni tipo, tutti gli operatori del 118 usano ancora i cellulari per comunicare tra loro e con la centrale operativa, con il rischio di sentirsi dire: “Il telefono chiamato non è momentaneamente raggiungibile”, un po’ come spesso non sono raggiungibili ovunque e a tutti le stesse prestazioni sanitarie.

Non dimentichiamo il numero unico per le emergenze e le non emergenze, il 116117, ancora in alto mare. Emiliano e tutta la compagnia vanno avanti come avessero Ferrari e piloti, ma invece tirano un carro senza ruote che si chiama 118.

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